Il percorso solista di Francesco Dal Corso, insieme a Nicola Brentari e Stefano Roveda sembrerebbe giunto ad una svolta melodico-lirica cruciale.
"Carenze di noia" che apre l'ep-cd è un crocevia di Marlene Kuntz (ed il titolo ha una affinità sintattico-linguistica con un titolo come "Ho ucciso paranoia"), Marco Parente, Benvegnù dove si passa per poi cercare la propria direzione.
Dal Corso comincia ad essere diretto ed aperto: Sto affrontando le salite che portano a te / chilometri di fatiche quelle che si ricordano per molti decenni.
Cinque canzoni che si stampano addosso.
Il noise di "Attimi spenti" serve per far esplodere in mille particelle la contabilità del refrain - Un sole soltanto per me che splende di giorno e di notte / sempre pronto a sorridere / quel pensiero che mi porta altrove senza farmi pensare.
Splendore ad un passo. Greg Dulli dove sei? (7) lampeggiante.
 di Dionisio Capuano